“La bambina coraggiosa e il Re addormentato”

Questa fantastica storia è stata scritta venerdì 9 settembre 2022 a Moneglia durante lo spettacolo “Parole al vento” grazie al prezioso aiuto dei bambini del pubblico.

C’era una volta una bambina coraggiosa. Da sola girava il mondo alla ricerca dell’unica cosa che le mancava: qualcuno che le volesse bene.

Un giorno, camminando nel bosco, iniziò a sentire molto caldo e non capiva come fosse possibile, poiché  era tutta la mattina che soffiava un fresco venticello.
Poi, una volta girato l’albero, capì da dove proveniva quel caldo soffocante: davanti ai suoi occhi c’era un’immensa cascata… di fuoco.
Incantata da quello spettacolo della natura, inciampò su un sasso e finì con la faccia a terra proprio di fronte ad una vecchia chiave d’argento. Cosa apriva?
La bambina raccolse la chiave a fatica con un lembo delle sue vesti, poiché il calore del fuoco della cascata l’aveva resa bollente, poi cominciò a guardarsi attorno per trovare un via sicura.

 

Stava perdendo la pazienza nel cercare un modo per continuare il suo cammino senza finire arrosto, quando scorse tra due rocce ai piedi della cascata una piccola porta di legno.
Che fosse la chiave d’argento ad aprirla?
La bambina non volle aspettare oltre e infilò la chiave nella toppa. 

La porta si aprì e, armata di tutto il suo coraggio, la bambina si addentrò nel buio della caverna, finché non si ritrovò in una grossa stanza dove un anziano re baffuto dormiva sul suo trono. 
Fece ancora un passo, poi dal buio comparve un alto e viscido drago-serpente.

Qualunque mossa facesse per raggiungere il re, la bambina veniva subito bloccata dal drago-serpente che apriva le sue enormi fauci minacciando di mangiarsela in un sol boccone.

La bambina era sì armata di coraggio, ma con sè portava sempre la sua fedele e infallibile spada. Non sarebbe voluta arrivare a tanto, ma era l’unico modo per raggiungere il re e salvarlo da quell’orrenda bestia. Estrasse così la sua lama e, saltando sulla groppa dell drago-serpente, riuscì a sconfiggerlo con un solo colpo.

Una volta raggiunto il re addormentato, la bambina lo svegliò con qualche scossone e lui la ringraziò per averlo salvato. La portò al suo castello e la crebbe come sua figlia: finalmente la bambina aveva trovato qualcuno che le voleva bene.

Inutile dire che vissero tutti felici e contenti!

illustrazioni: Ludovica Nasi