“L’impronta misteriosa” – l’Officina delle Storie

Era una fresca notte e il signor Gianfranco dormiva tranquillo nel suo letto.

Un rumore lo svegliò di soprassalto.

C’era un’IMPRONTA sul suo CUSCINO! Un’impronta di scarpa. Chi mai aveva posato la sua scarpa sul cuscino del signor Gianfranco, mentre riposava?

Gianfranco allungò il braccio sul comodino per prendere i suoi OCCHIALI. Ma… le lenti erano in frantumi! Un’altra impronta macchiava il comodino. Chi mai aveva osato posare il suo passo sul comodino del signor Gianfranco rompendo i suoi occhiali nuovi?

Il signor Gianfranco era molto ARRABBIATO: passi il cuscino, ma i suoi occhiali no! Colmo d’ira si mise a rompere tutto ciò che nella sua camera rimaneva di intatto.

illustrazione: Ludovica Nasi

Poi il suo occhio cadde fuori dalla finestra aperta: una SCALA era appoggiata lungo la parete della casa. Che quel misterioso imbrattatore dalle scarpe sporche fosse ancora in casa?Preso dalla PAURA, Gianfranco riempì la sua VALIGIA del necessario, montò sulla sua BICICLETTA e corse più forte che poteva via da casa sua.

In fondo alla collina lo aspettava la sua MONGOLFIERA. Mollò le cime e prese il volo in quella bellissima notte stellata.

Tirò un sospiro di sollievo: finalmente era salvo. Ma chissà chi era stato ad intrufolarsi in casa sua? Questa domanda continuava a frullargli in testa.

Finché, una volta sopra casa sua, aguzzò la vista. Certo, non aveva i suoi occhiali con sé – ahimè – ma riusciva a vedere camera sua da lassù: qualcuno se ne stava spaparanzato sul suo letto.

“Che mi venga un colpo!” esclamò il signor Gianfranco “Ma quello è il mio gatto!”
“Miao!” sospirò il gatto mentre si rotolava tra le lenzuola “Il mio bisnonno aveva ragione: guarda cosa fanno un paio di stivali!”