Un nuovo mondo possibile

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Senza indorare la pillola…

È inaccettabile che ancora oggi la diversità sia vissuta ingenuamente come un ostacolo.

È incivile che il paese di provenienza, la lingua, le possibilità psico-fisiche, il credo religioso suscitino ancora indifferenza e intolleranza.

È ingiusto che le cosiddette minoranze restino nell’ombra dell’integrazione, incapaci di trovare il modo di vivere al pari del resto del mondo.

Si resta indignati da questo inganno al quale siamo perennemente sottoposti e che infetta i nostri pensieri, facendoci inciampare in un’indulgenza ingiustificata che vede come inafferrabile un futuro dove l’inclusione di tutti può essere realtà.

Liberiamo questo incomprensibile presente incatenato!

Come? Dove? In teatro!

In primis, il teatro è relazione e l’uomo è relazione.

Questa inclinazione all’incontro è indispensabile per la scoperta dell’altro, la ricerca dell’incavo giusto del puzzle.

Inoltre è grazie a questo rispecchiamento con l’altro che impariamo a conoscere meglio l’infinito mondo che c’è in noi stessi.

Il teatro diventa così l’incredibile industria di emozioni che va oltre l’invidia e oltre l’inchino di fronte a un pubblico.

Il teatro come un perenne work in progress sul nostro mondo interiore, una palestra sicura dove sperimentare l’indomito cuore che desidera il meglio per sé e per gli altri.

In teatro abbiamo possibilità di esprimerci tutti senza barriere o distinzioni: un tempo e uno spazio dove possiamo lasciare il nostro personale segno, come inchiostro sulle pagine della nostra storia e di quella di chi ci sta intorno.

Incominciamo ad incamminarci insieme verso un nuovo mondo possibile!