Viaggio di un eroe senza nome

“Q: l’eroe che inseguì la blatta”

di Chiara Pellegrini, Federico Luciani, Francesca Spiccio e Michele Moretti

“Q: l’eroe che inseguì la blatta”
di
Chiara Pellegrini
Federico Luciani
Francesca Spiccio
Michele Moretti

Che razza di titolo è?
Non mi attirano gli scarafaggi, perché mai dovrebbe attirarmi questo spettacolo?

Noi autori, abbiamo voluto sintetizzare ciò che racconta la storia: un uomo esce di casa e fa un giro al parco.
Sento già i vostri… Whaaat!?
Ok. Sarò più preciso.
Un uomo di nome Q, inseguendo una blatta, esce di casa e, facendo un giro al parco, scoprirà di essere un eroe.
Sì… Forse ora anche la vostra esclamazione si arricchirà di qualche altra parola non propriamente carina, ma lasciatemi spiegare.

Credo che qualunque storia, anche quella più famosa, possa essere in qualche modo sintetizzata così brutalmente da essere ridotta a un pugno di parole poco invitanti. In fondo Il Signore degli Anelli racconta di un omino che deve gettare un anello in un vulcano o Titanic di una nave che affonda o Seven di un serial killer che fa una strage.
Alla fine, tutto ciò che muove una storia sono i personaggi: chi sono, cosa fanno, come lo fanno e perché lo fanno. Come le nostre vite, d’altra parte: siamo noi con ciò che siamo e ciò che facciamo a renderle uniche.

Ma prendiamo il nostro Q.
Q è un uomo senza nome, poiché son quindici anni che nessuno lo chiama, che nessuno lo vede. È un hikikomori: una persona che ha scelto volontariamente di escludersi dalla società. Sono quindici anni, infatti, che non esce di casa. Una vita fatta di giornate alienanti passate davanti alla tv. Tutto ciò che lo fa sentire al sicuro è tra quelle quattro mura e nelle storie che gli scorrono davanti agli occhi ogni giorno. Conosce quei film a memoria. Quelle storie ormai fanno parte di lui e lui si sente parte di esse tanto da confonderle con la sua.

Qualcosa però un giorno cambia. Si fa strada nell’appartamento una blatta che sconvolge il suo piccolo mondo fino a farlo uscire.
Ecco che inizia il suo viaggio. La sua missione?
Trovare un bambino per fargli avere un’abbraccio.

Anche qui, direte voi… Ma che razza di missione è?
Ma come non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, non bisognerebbe neppure in questo caso fermarsi alle apparenze. La storia è più complicata di così, ma certo non posso spoilerare troppo.

Q non se la passa molto bene fuori di casa. Il mondo è cambiato in quindici anni, è andato avanti, è nuovo e se non lo accettava prima, tanto da rinchiudersi in casa, difficilmente riuscirà ad accettarlo ora.
Come un moderno Don Chisciotte (o Quixote, se preferite) comincerà a filtrare la realtà attraverso ciò che fino ad allora lo ha fatto sentire al sicuro: quei film, quei cult che negli anni lo hanno accompagnato, rassicurato, distratto fino a fargli dimenticare la sua vita e il suo nome…
Ecco quindi spiegata la sua apparentemente stramba missione. In fondo anche Don Chisciotte puntava i mulini a vento credendoli dei giganti, no?

Ma come può Q diventare un eroe facendo un giro al parco?
Beh, purtroppo io devo fermarmi qua. Non posso e non voglio rispondere a questa domanda: vi rovinerei lo spettacolo, poiché sta proprio qui il bello della nostra storia.

Posso solo dirvi che, come ogni eroe, Q lungo il suo cammino incontrerà alleati e nemici, affronterà le più terribili creature che popolano questo mondo e voi potrete stare al suo fianco! Con lui potrete emozionarvi, (ri)scoprire il mondo e il nostro tempo con occhi nuovi, arrivare a sentirvi addirittura piccoli, impotenti, spiazzati… fino forse a volervi arrendere.
Ma come in ogni favola che si rispetti, il lieto fine è dietro l’angolo: basta solo guardare meglio davanti a noi!

Vi aspettiamo sabato 21 Agosto 2021, ore 21.30 presso il Teatro Arena Conchiglia di Sestri Levante (Ge)!